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Rossetti MAT yves rocher

 Con l’emergenza sanitaria, anche le nostre abitudini make up sono cambiate. Prima bastavano una buona base viso, un pò di matita nera e mascara agli occhi e un rossetto deciso che si era in ordine. Poi si è passati alla fase di rifiuto del make up, acqua e sapone e una buona crema idratante, tanto in casa potevamo essere visti solo dai nostri congiunti. Dopo tanta attesa ci hanno lasciato un pò di liberta e allora via libera ai make up per far risaltare i nostri occhi. Adesso siamo a settembre in che fase siamo?

Personalmente ho ripreso a truccarmi come prima del lock-down. Ho solo sostituito il rossetto satinato ad uno MAT, fuxia di giorno per dare quel tocco di femminilità decisa e di sera l’intramontabile rosso simbolo di eleganza e grinta. I rossetti MAT yves rocher vi garantiscono la lunga tenuta da mattina a sera. Non rimangono sulla mascherina e non si sbavano, basta solo metterli 5 minuti prima di uscire e farli opacizzare bene.  Donano eleganza e raffinatezza al sorriso. Avrete sempre un trucco perfetto per ogni evenienza. 




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Perché ho aperto il blog

PERCHÉ HO DECISO DI APRIRE UN BLOG Prima di iniziare questo viaggio con voi, vorrei presentarmi.  Sono Giorgia, una ragazza di 24 anni, Osteopata e con tantissime passioni.  Come mai ho deciso di aprire un blog?  Perchè amo scrivere, condividere foto e pensieri. Scrivere per me è una liberazione,  mi sento più libera e più tranquilla. Che argomenti tratterai in questo blog?  tantissimi vi avverto già, come le mie passioni.  - Osteopatia -comunicazione -make up -viaggi -libri -film -musica E poi chi lo sa magari mi vengono in mente altre cose.

Recensione di Pet sematary

Aspettando la nuova versione del film Pet sematary/ cimitero vivente, tratto dal libro di Stephen king, parliamo di quello del 1989.  Il film, inizialmente assomiglia ad una commedia, solo a metà prende una strada horror.  Non possiamo considerarlo splatter, ma un horror psicologico, proprio come il tipo di scrittura di King.  La vicenda è ambientata in America nel Maine, paese originario dello scrittore.   Il film parla di una famiglia che arriva in una casa, vicina ad un bosco dove c’è un cimitero degli animali e dietro ad esso c’è un cimitero indiano. Ogni essere vivente, seppellito nel cimitero, ritorna in vita, nel corpo originario, ma invaso da uno spirito malvagio.  Non ho ancora letto il libro. Leggendo recensioni, tutte sono molto positive e dicono che libro e film seguono gli stessi punti cardine. L’autore si è inspirato a questa storia, quando viveva in una casa di campagna nelle foreste del Maine con i suoi figli piccoli e la moglie. Vicina ad essa, c’era un cimi